Combattere i rivenditori non autorizzati su Amazon

Trasparenza e unicità sono i tratti che contraddistinguono un buon venditore all'interno di qualsiasi marketplace.

Ma che fare se scorrendo il colosso mondiale Amazon si trovano prodotti uguali a quelli che avete nel vostro store? Saranno davvero autorizzati?

Questa è una domanda ricorrente per chi si imbatte in situazioni del genere. Diventa prioritario combattere questo fenomeno per non correre il rischio di danneggiare il proprio brand, magari per colpa di un prodotto apparentemente simile ma in realtà non autentico. E bisogna agire con urgenza, altrimenti oltre alla reputazione, si rovina anche la crescita del proprio marchio.

Dunque in questo articolo il focus è proprio sulla lotta a questi rivenditori fraudolenti, per riconoscerli, fermarli e proteggere la propria brand reputation.

Rivenditori non autorizzati: come riconoscerli?

Se trovate su Amazon qualcuno che vende il vostro prodotto senza autorizzazione di certo si tratta di uno dei tanti rivenditori non autorizzati. Si possono riconoscere dal fatto che sono 3P oppure venditori di terze parti che acquistano i vostri prodotti per poi rivenderli. Quali sono le conseguenze più negative che può generare questo comportamento?

  • Si modifica lo stile e la cultura del brand

  • Si limita il marchio nella sponsorizzazione degli annunci

  • Si violano le immagini protette da copyright

Se la merce venduta, anche senza autorizzazione, è autentica, le informazioni contenute nella sua pagina o scheda sicuramente saranno probabilmente veritiere.

Quando invece i prodotti non sono autentici il danno è ancora più grosso, in quanto vengono create false schede del prodotto e l’inventario risulta contraffatto.


Come agiscono i rivenditori non autorizzati su Amazon

Per aggirare il marketplace, questi rivenditori non autorizzati utilizzano delle strategie ben precise che gli permettono di agire indisturbati. Ecco generalmente cosa fanno:

  • Basandosi sul fatto che Amazon consente di creare nuove inserzioni per fare modifiche ad un prodotto online del proprio store, creano ulteriori ASIN duplicati. Non sempre però per il venditore ufficiale è facile notare che qualcosa non va;

  • Per evitare di essere smascherati possono cambiare spesso il nome del loro negozio o di certo evitano accuratamente di impiegare il nome del venditore autorizzato;

  • Celano la loro identità aiutati anche dagli scarsi controlli effettuati da Amazon che richiede un indirizzo su Seller Central, ma poi non effettua le verifiche sulla loro autenticità.

Si può dunque scoprire chi sono questi rivenditori che possono danneggiare la vostra attività? Una possibile soluzione è quella di aderire ai nostri servizi di protezione del marchio.

Più difficile invece riuscire a rimuovere coloro che vendono beni autentici e che Amazon non può contestare. Il suo raggio di azione, infatti, è limitato a queste tre casistiche, che sponsorizzano e vendono un prodotto non correlato al vostro marchio:

  1. Violazione di marchi. 

  2. Violazione di brevetti. 

  3. Violazioni contraffatte.

In quest’ultimo caso si contesta il fatto che tali prodotti possano essere stati fabbricati illegalmente ed essere molto differenti dagli originali.

Come si vedono su Amazon le offerte non autorizzate

Sfortunatamente il fenomeno dei rivenditori non autorizzati è agevolato dalla politica di Amazon, che permette di creare annunci senza prima fare verifiche per capire se ci sono correlazioni con il marchio autorizzato, di mettere in elenco anche prodotti non propri, di pubblicare offerte insieme alla vostra e soprattutto perchè Amazon non partecipa in prima persona agli accordi di distribuzione.

Ecco perché si tratta di un problema in forte crescita che destabilizza molti rivenditori onesti.


Però, pur non prendendo parte alle eventuali controversie, non limita le azioni per tutelarsi. Interviene in modo definito solo quando sussistono violazioni dei diritti di proprietà intellettuali come specificato in questa nota:


“Amazon rispetta il diritto di un produttore di stipulare accordi di distribuzione esclusiva per i suoi prodotti. Tuttavia, le violazioni di tali accordi non costituiscono violazione dei diritti di proprietà intellettuale. Poiché l'applicazione di questi accordi è una questione tra il produttore e i rivenditori, non sarebbe opportuno che Amazon assistesse nelle attività di applicazione".

Dunque, Amazon potrà fare le sue valutazioni dopo indagini relative a:

  • prodotti usati, difettosi o scaduti ma venduti come nuovi;

  • prodotti venduti usando marchi e brevetti già esistenti o immagini protette da copyright;

  • prodotti già esistenti.

Individuare una di queste tre violazioni è il modo più celere per risolvere il problema, in quanto sarà proprio Amazon a rimuovere l’elenco dal suo marketplace.

Come intervenire per combattere i rivenditori non autorizzati?

Sono 5 le strategie utili ai venditori per tutelarsi:

  1. iscriversi al registro marche Amazon Brand Registry e ad Amazon Project Zero

  2. monitorare le proprie inserzioni

  3. monitorare i venditori di terze parti

  4. scoprire di più sui venditori 3P

  5. coinvolgere i distributori

Analizziamo una per una queste 5 tattiche di protezione.

1 - Iscriversi al registro marche Amazon Brand Registry e ad Amazon Project Zero

Il registro marche Amazon Brand Registry certifica la proprietà di un marchio e permette l’accesso a programmi speciali  che proteggono la propria attività. Con questa tutela è possibile identificare subito le inserzioni che violano il copyright e agire di conseguenza. 

Se ci si iscrive al registro marche Amazon si può aderire anche ad Amazon Project Zero, per azzerare le contraffazioni. Come funziona?

  • Si avvale di un algoritmo automatico che esegue continue scansioni negli elenchi e scorge eventuali frodi;

  • Permette al venditore di rimuovere personalmente le inserzioni non autorizzate;

  • Contrassegna i prodotti con un codice seriale che permette di monitorare l’autenticità di ogni acquisto.


2 - Monitorare le inserzioni

Una tattica molto utile è quella di monitorare le inserzioni: come? Basta ricevere notifiche quando subentrano nuove modifiche ai vostri prodotti. Nel caso in cui attraverso queste notifiche (magari sfruttando l’azione di Amazon Listing Alerts) si riscontrano anomalie non autorizzate ecco cosa fare:

  • fare uno screenshot che evidenzia nome e ID del venditore

  • fare un acquisto di prova

  • scattare foto che provano un imballaggio sbagliato

  • mettere a confronto il vero prodotto con quello falso

  • inviare le prove così raccolte per ottenere la tutela

3 - Monitorare i venditori di terze parti

Una precauzione in più è quella di monitorare personalmente i venditori di terze parti. Il modo migliore resta l'acquisto di prova, provvedendo poi a richiedere una ricevuta o una fattura all’arrivo della merce.

Purtroppo non è ancora possibile su Amazon contattare il rivenditore, ma è comunque possibile fare delle indagini sulla supply chain del prodotto.

4 - Scoprire di più sui venditori 3P

Informarsi e sapere come tutelarsi studiando chi potrebbe danneggiarti è un’abile mossa per evitare contraffazioni o violazione del proprio marchio. 

Per questo si consiglia sempre di avere documenti e politiche ben precise e in evidenza nel sito web, listino dei prezzi aggiornato e accordi con i rivenditori che siano molto chiari.


5 - Coinvolgere i distributori

Nella tua linea difensiva bisogna coinvolgere anche i distributori e fargli sapere che si possiede una politica di rivendita che non consente ad altri di vendere sui marketplace come Amazon, Ebay e Walmart.

Quando trovate un rivenditore non autorizzato dovete poi subito avvisarli per fermare il tentativo di frode. Un altro deterrente è aumentare i prezzi ai distributori.

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